Quando arriva il momento di ristrutturare casa o di arredarla a partire da zero (e dai rivestimenti!), è bene fare i conti non solo con le scelte più in sintonia con il proprio ambiente e con i propri gusti, ma è necessario anche confrontarsi con quelli che sono gli errori più frequenti che molte persone tendono a commettere anche se in modo inconsapevole.

Del resto, il design di interni è un lavoro di progettazione impegnativo, che segue delle regole precise. I materiali devono essere scelti con molta attenzione perché non si tratta semplicemente elementi decorativi in funzione della stanza, ma di componenti che devono essere di buona qualità e pratici da usare. Ecco allora quali sono gli errori più comuni nella scelta dei rivestimenti.

Errore numero 1: non avere un progetto d’arredo preciso

Prima di iniziare a ristrutturare o ad arredare casa è necessario avere le idee chiare. Che sia un progetto che avete già in mente dopo attente valutazioni o che sia il consiglio dell’architetto o dell’interior designer, non importa: quello che conta è non trovarsi mai impreparati.

Per ottenere i migliori risultati senza sprecare soldi avere un progetto è indispensabile. Se avete deciso di procedere da soli, potete affidarvi a blog, siti web e riviste specializzate: il web è sempre ricco di risorse e di ispirazioni da cui prendere spunto. Se potete, trovate il tempo per visitare showroom specializzati per capire e per vedere dal vivo come appaiono le piastrelle e come potrebbero accostarsi al vostro arredamento.

Errore numero 2: scegliere le piastrelle della misura sbagliata

Forse non tutti lo sanno, ma il formato delle piastrelle non corrisponde quasi mai alla loro dimensione effettiva. Questo valore è determinato dalla dimensione definita nominale. Con dimensione effettiva intendiamo il calibro, quello indicato sulle confezioni e nei cataloghi generali delle aziende che producono le piastrelle.

Questa dimensione effettiva si ottiene nel momento in cui si andrà ad accostare il materiale alla fuga tra le piastrelle. Nella scelta delle piastrelle è importante quindi fare sempre attenzione alle indicazioni che vengono riportate sulla scatola o sulla scheda prodotto.

Errore numero 3: acquistare il materiale da lotti di merce diversi tra loro

Assicuratevi sempre che tutte le piastrelle acquistate appartengano alla stessa famiglia, ossia allo stesso lotto di merce, e siano tutte dello stesso esatto colore. Durante la posa, infatti, le piastrelle di lotti diversi possono variare leggermente o in modo più considerevole nella tonalità e nel colore. Per questo motivo, è sempre meglio acquistare una scorta di piastrelle, in modo da non avere problemi nel reperire in un secondo momento materiali dello stesso lotto e del colore giusto. Tutte queste informazioni sono sempre disponibili stampate sulla confezione e annotate nei documenti di spedizione.

Errore numero 4: ignorare le caratteristiche tecniche dell’ambiente

Si tratta di un errore piuttosto comune che rischia di compromettere la buona riuscita dell’intero progetto di arredamento. Per evitarlo, è importante scegliere le piastrelle considerando sempre le loro caratteristiche di produzione. È necessario, quindi, controllare sempre la resistenza alle alte o alle basse temperature, l’effetto di eventuali sostanze chimiche e la resistenza all’usura.

Per evitare brutte sorprese, quindi, è meglio capire subito se le piastrelle che abbiamo scelto sono adatte o meno all’ambiente che vogliamo arredare.

Errore numero 5: non prendere in considerazione la sicurezza

Ogni piastrella ha un tipo di finitura: può essere naturale, lappata, levigata, cerata, lux o elaborata: è questione di gusto ed è questione di scelte personali. Quello che conta, però, è anche l’aspetto della sicurezza in relazione alla scelta da fare.

Ad esempio, il piatto doccia, le piastrelle per il bagno e le stesse entrate degli edifici sono considerate zone ad alto rischio e per questo motivo i materiali scelti devono essere di qualità e resistenti allo scivolamento.

Come scegliere le piastrelle

Messi da parte gli errori, ecco quali sono invece le indicazioni utili per procedere nella direzione giusta. Come prima cosa, per scegliere le piastrelle giuste, è necessario capire quali sono le caratteristiche che i nostri rivestimenti devono avere, e dove vogliamo usarli: acquistiamo le piastrelle come rivestimento delle pareti della cucina? Del bagno? O anche per il pavimento?

In commercio esistono diversi prodotti che si possono declinare per qualsiasi utilizzo e funzione. Le caratteristiche che una piastrella di qualità deve avere sono:

  • La resistenza.
  • Le prestazioni anti-scivolo.
  • Le prestazioni di anti-incisione.

A seconda della destinazione d’uso, è possibile consultare la tabella PEI: si tratta di uno standard in grado di definire la resistenza all’abrasione della superficie della piastrella. Con la scala PEI è possibile misurare la capacità dello smalto della piastrella di resistere al calpestio delle persone e dei mobili senza perdere le caratteristiche estetiche originali.

Dopo aver scelto la giusta tipologia di piastrella in base all’utilizzo è necessario capire quali sono le forme e le misure migliori.

  • Per i locali grandi è preferibile scegliere piastrelle di grandi dimensioni: in questo modo l’ambiente  apparirà più grande.
  • Per gli ambienti piccoli si consiglia invece scegliere colori chiari.

Per creare un bell’effetto visivo all’interno di locali dalla forma quadrata una delle soluzioni più gettonate è la scelta delle piastrelle in diagonale. Questo tipo di posa si presta molto bene sia per i locali più piccoli che per quelli più grandi.

  • Per i locali con il soffitto basso invece è bene scegliere delle piastrelle sottili e una posa lineare.

Idee d’arredo per la scelta delle piastrelle

  • Per un ingresso in grande stile o con un corridoio lungo, potete scegliere delle piastrelle a scacchiera.
  • Potete ottenere un bell’effetto anche in cucina: se è a vista potete utilizzare l’effetto scacchiera per separare la zona giorno dalla zona cucina.

Esistono diversi tipi di piastrelle che si differenziano tra loro per caratteristiche differenti. La principale caratteristiche è il materiale. In base al materiale e alla tipologia di cottura le esistono diverse tipologie di piastrelle:

  • Cotto: piastrella a pasta bianca oppure di colore rosso (il colore dipende dalla dal composto di argilla). La colorazione rossa è invece data dall’ossidazione delle tracce del ferro.
  • Monocottura: il supporto viene cotto insieme allo smalto in un unico momento e in forni a temperature che variano tra gli 1170 e i 1200 °C.
  • Bicottura: la piastrella viene realizzata in due tempi; nel primo si cuoce l’impasto parzialmente e si crea quello che viene comunemente definito biscotto, mentre in un secondo momento l’impasto viene dipinto con smalti e cotto una seconda volta.
  • Grès porcellanato: piastrella non smaltata che si ottiene tramite un processo chiamato pressatura. È disponibile in vari colori e texture in base alle componenti che vengono utilizzate nella composizione dell’impasto. La caratteristica principale è il bassissimo tasso di assorbimento di acqua, pari allo 0,04%.

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